Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo parlato della manutenzione ordinaria del prato.
Ora è tempo di occuparci della manutenzione straordinaria.
Non credo ci sia bisogno di dirtelo, ma, per dovere di chiarezza, ti spiego cosa si intende con questa definizione. Per manutenzione straordinaria del giardino, infatti, si intendono tutti quegli interventi da farsi, o, in alcuni casi, rifarsi, dove e quando è necessario.
Ecco le operazioni che interessano questo tipo di intervento:
Che il nostro giardino sia già esistente oppure sia stato creato da poco, può succedere che, in alcune zone, le sementi non abbiano attecchito a dovere. La stessa cosa può succedere a chi ha scelto il prato “pronto effetto”. In questo caso ci possono essere delle zone da sistemare. Le piantine sono comunque soggette al diradamento.
Come possiamo accorgercene? Nel primo caso, noteremo una crescita irregolare delle piantine. Alcune aree possono risultare scoperte. Nel caso del prato “pronto effetto”, noteremo delle zone sofferenti, dove l’erba diventa di colore giallo o bruno. Questo vuol dire che quella parte non riceve il giusto nutrimento dal terreno.
Cosa fare?
La risemina, o trasemina, è un’operazione di grande importanza per il mantenimento del corretto stato del giardino. Nel primo caso, andremo ad eseguire la risemina contestualmente alla sabbiatura. Questo perché il seme ha bisogno di essere protetto dal vento per poter germinare bene.
Per prima cosa, e molto importante, ci preoccuperemo di tagliare l’erba di modo che abbia un’altezza di circa 3 cm. So che è molto corta, e inusuale, ma in questo caso, è necessario che sia proprio molto corta. Fatto questo, ci preoccuperemo di pulire a fondo il manto erboso, togliendo tutti i residui. Per questa operazione è ideale anche un rastrello a lame, da passare in modo energico dove ci fosse la presenza di muschio e feltro. Con un rastrello a denti fitti, concludiamo con l’arieggiatura del prato, togliendo tutto il materiale di risulta.
Siamo pronti per spargere le sementi, a mano. Rivolgeremo particolare attenzione alle zone dove il prato è più diradato. Nel caso della trasemina, cerca sempre di scegliere una semente adatta a questo tipo di intervento, purché sia uguale o simile per colore e tipologia a quella già esistente. In questo caso se ne deve distribuire, più o meno, 20 grammi per metro quadrato.
Come per la semina normale, ora tocca alla rullatura, e, infine, all’innaffiatura.
Quando concimare? Attendi circa un mese abbondante, 40 giorni, scegliendo, mi raccomando, un concime a lento rilascio.
Nel caso del prato “pronto effetto”, invece, gli interventi possibili sono due:
Ad ogni modo ti consiglio di rivolgerti ad un esperto per valutare la soluzione migliore
Potatura delle piante.
Capita che, nonostante quest’operazione si sia già eseguita, c’è bisogno di ripeterla. I motivi possono essere legati ad un non completamento del lavoro in fase iniziale, oppure ci accorgiamo di un ramo che si sta ammalando, magari diventando pericoloso per la salute dell’intera pianta o solo perché può spezzarsi e cadere addosso a qualcuno.
Avremo modo di sviscerare questo argomento, così ampio e variegato, in altri articoli, trattando le situazioni in base alla pianta e ai tipi di potatura.
Umidità, scarso nutrimento, funghi. Anche durante l’inverno una pianta può ammalarsi. È sempre bene controllarle e verificare che siano in buona salute. Se ci accorgessimo di una malattia, a seconda di quale essa sia, possiamo prendere vari provvedimenti:
Anche in questo caso gli interventi possono variare a seconda della pianta e dello stadio della malattia.
Come ti raccontavo nell’articolo sulla manutenzione ordinaria del giardino, le piante, quasi tutte, hanno bisogno di essere messe a dimora durante l’inverno.
Ci sono casi, come ad esempio un momento di picchiata delle temperature, che richiedono accorgimenti maggiori per proteggere il nostro verde. Se l’inverno è particolarmente rigido, anche se se si trattasse di un breve periodo, ricordati di controllare se le tue piante non soffrano, di modo da spostarle in un punto meno freddo, oppure coprirle maggiormente con teli o TNT, almeno per il periodo più freddo.
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