Come per noi esseri umani, anche l’alimentazione delle piante influisce sul loro stato di salute. Per garantirci un ottimo rendimento della pianta e la conseguente buona fruttificazione, è necessario intervenire con i concimi organico-minerali, soprattutto nel caso di sofferenza della pianta. I concimi organo-minerali, come suggerisce la parola stessa, sono composti in piccola parte da minerali, e dall’altra, la più importante, da residui organici. Come è ormai noto, i concimi, cioè quelle sostanze che contengono i nutrienti per le piante, annoverano tra gli elementi principali l’azoto, il fosforo e il potassio (detti anche NPK). La parte minerale dei concimi organo-minerali è composta principalmente dai macroelementi citati e da microelementi come il magnesio, il ferro, il boro e lo zolfo. Ora vediamo di conoscere meglio questo tipo di soluzione, anche confrontandola con altri tipi di concime.
Quali sono le caratteristiche, le proprietà e le funzioni dei concimi organo-minerali?
L’elevata qualità dei componenti minerali e le matrici organiche umificate dei concimi organo-minerali rendono questa tipologia di nutrimento molto completa. L’azoto, che solitamente è disponibile in forma ammoniacale, ureica ed organica, garantisce alla pianta una pronta, graduale e prolungata disponibilità di nutrienti, con un ovvio incentivo sullo sviluppo vegetativo. Per quanto riguarda i microelementi, essi sono così utilizzati:
- Zolfo: migliora l’assorbimento dei nutrienti e stimola la produzione di aminoacidi e proteine.
- Boro: interviene in modo attivo sulla germinalità del polline, sulla fecondazione, allegagione e regolazione dell’assorbimento delle altre sostanze nutritizie.
- Ferro: mantiene più sane le foglie prevenendone la clorosi.
Anche a bassi dosaggi, un concime organo-minerale è perfetto per ripristinare la salute della pianta, proprio perché ne massimizza l’efficienza nutritizia e lo sviluppo e la produzione vegetativa.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo dei concimi organo-minerali?
I concimi organo-minerali, di solito, contengono una elevata quantità di sostanze umiche organiche. Questa caratteristica offre il vantaggio di utilizzare meglio le sostanze nel terreno e di sostenere l’effetto della concimazione chimica.
Come la sostanza organica distribuita a parte, la componente organica di questi concimi offre i seguenti vantaggi:
- cede e rilascia lentamente le particelle di azoto
- attiva la flora batteriche del terreno
- garantisce una via privilegiata di nutrimento alla piante con sostanze necessarie quali aminoacidi, microelementi e composti organici naturali, utili ai processi biologici vegetali
- attiva la flora batterica del terreno
- ripara gli elementi come il fosforo, il potassio e il boro dalla insolubilizzazione
- concentra, protegge e rende più disponibili i nutrienti per la pianta, attenuando i fenomeni di dilavamento.
In linea generica, quindi, i concimi organo-minerali risultano più efficienti rispetto a quelli minerali od organici.
Quali sono le differenze tra i concimi organo-minerali e gli altri in commercio?
Questo è un aspetto chiave da chiarire, se non altro per capire in cosa gli altri concimi mancano, soprattutto nei casi di sofferenza delle piante.
Il concime organico più utilizzato è l’urea. Rispetto ai concimi organo-minerali manca della capacità di proteggerla dagli attacchi dei parassiti, poiché non contiene minerali, appunto. L’azoto ureico favorisce lo sviluppo della pianta, ma non è sufficiente a prendersene cura al 100%.
I concimi minerali, invece, non sono in grado di mantenere un graduale e lento rilascio dei nutrimenti, cosa non ottimale, per il corretto sviluppo della pianta.
In entrambi i casi, saremo obbligati a concimare la pianta in due momenti.
Il concime organo-minerale sono meno sbilanciati e hanno il vantaggi di essere meno costosi, e di garantire un solo intervento di concimazione, ovvero alla ripresa vegetativa.
L’argomento concimi non si esaurisce con questo articolo. Per oggi abbiamo parlato dei concimi organo-minerali. Avremo modo di affrontare nuovamente il tema anche in altri ambiti, in modo da avere un quadro più completo del tutto.
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Al prossimo appuntamento, con i consigli del giardiniere!
Fausto